La puntura d'insetto è il risultato dell'iniezione di veleno o di altre sostanze nella cute; la gravità della reazione e la comparsa dei sintomi dipendono dalla sensibilità individuale alle sostanze iniettate.
Ecco come riconoscere le punture degli insetti più comuni:
- Zanzare: la sostanza tossica iniettata dalle zanzare causa un'infiammazione, dando origine ad un pomfo, più o meno grande, che dà prurito per diversi minuti.
- Api, vespe e calabroni: dotati di pungiglione, le punture di questi insetti provocano arrossamento, rigonfiamento o edema (appare una parte chiara al centro dell’arrossamento), dolore acuto e prurito.
- Cimici da letto: i morsi di questi insetti non sono dolorosi, ma possono causare nell’immediato (e in più casi) una reazione allergica alla saliva dell’insetto, che comporta fastidio, prurito e una persistente irritazione cutanea.
- Pidocchi: le punture di pidocchi si presentano come piccole macchie di colore rosso che causano elevato prurito.
- Pulci: è una puntura di insetto con gonfiore e prurito diffuso, sintomi che iniziano a poche ore dal morso. Se l’eruzione viene premuta diventa di colore bianco e si ingrossa. In genere nell’uomo si localizzano inizialmente su arti e addome.
- Zecche: preferiscono mordere nelle zona più calde del corpo (sulla nuca o alla base dei capelli e sul collo, sotto le ascelle o dietro le ginocchia, sul linguine o sui fianchi) e i loro morsi sono indolori e non lasciano tracce, ma si riconosce perché spesso l’insetto resta attaccato alla pelle. Alcune zecche possono essere pericolose e il loro morso può dar vita a un rash cutaneo di forma concentrica e altri sintomi, come dolori muscolari, mal di testa e febbre alta, che però si palesano molto tempo dopo
- Pappataci: provocano punture assai pruriginose e spesso di dimensioni più ampie rispetto a quelle delle zanzare.
- Formiche: alcune formiche possiedono mascelle in grado di infliggere morsi molto dolorosi che causano infiammazione e bruciore, con un’eruzione bianca.
- Acari: provocano una reazione cutanea ritardata rispetto alla puntura e possono assumere la cosiddetta conformazione a cometa che le rende inconfondibili.
- Ragni: la maggior parte dei morsi di ragno non è pericolosa e a meno di reazioni allergiche individuali, regredisce senza trattamenti particolari. Il dolore, che varia da lieve a severo, inizia dopo 2-8 ore. Il veleno iniettato può provocare gravi ulcerazioni e necrosi delle parti colpite che hanno bisogno di molto tempo per guarire. Si possono accompagnare a febbre e a una eruzione cutanea sul corpo che provoca prurito. Raramente vi è anche un interessamento sistemico come debolezza, dolori articolari e muscolari, insonnia, irrequietezza, faringite e rash cutaneo.
- Parassiti del tarlo del legno: le punture sono dolorose per via del veleno iniettato e provocano la comparsa di papule dure arrossate con centro giallastro, che causano prurito e possono persistere più di una settimana.
- Scorpioni: l’arma degli scorpioni sono le chele e utilizzano il pungiglione solo quando si sentono minacciati. La puntura è riconoscibile da ampia zona di colore rosso intenso.
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