Le forme meno gravi e invadenti possono essere trattate con farmaci topici (pomate, creme, spray, unguenti, gel), applicati localmente sulle zone di cute interessate. Molto spesso questi prodotti sono a base di cortisone, efficace nel trattamento del problema. Questi però, seppure efficaci, richiedono un utilizzo per tempi non prolungati. Inoltre, anche la sospensione deve avvenire in maniera graduale in modo da evitare un riacutizzarsi dei sintomi o l’insorgere di una forma eritrodermica di psoriasi.
Molto utilizzati dai dermatologi sono i prodotti a base di vitamina D e analoghi (come il calcitriolo). Questi svolgono una funzione antinfiammatoria, agendo sulla proliferazione dei cheratinociti.
Ai farmaci è possibile abbinare una serie di prodotti, in grado di idratare la pelle e lenire prurito e bruciore causato dalle lesioni. È suggerito quindi far ricorso a fattori idratanti che simulino il fattore di idratazione naturale della pelle (la glicerina, le ceramidi, l’urea, lo squalene) e attivi che leniscano la sensazione di prurito (come il polidocanolo).
Nelle forme più gravi, quando la terapia topica non è sufficiente, si fa ricorso ad un trattamento farmacologico sistemico. In questo caso, i farmaci sono assunti per via orale (sottoforma di compresse) o per iniezione e vanno ad agire dall’interno dell’organismo.
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