L’ipertrofia prostatica benigna (IPB), più comunemente indicata come prostata ingrossata, si caratterizza appunto per un ingrossamento di questa ghiandola. La prostata, che ha le dimensioni di una castagna ed è collocata sotto la vescica, assume gradualmente dimensioni sempre più crescenti. A seconda della gravità del problema, la prostata può anche arrivare a triplicare le proprie dimensioni.
Le cause della prostata ingrossata non sono state ancora scientificamente individuate e definite. Nonostante ciò, però, questo problema è imputato innanzitutto ad una variazione ormonale che si verifica con l’avanzare dell’età. Superati i 50 anni, si verifica un disequilibrio tra gli ormoni maschili (androgeni) e quelli femminili (estrogeni), a favore di questi ultimi. Questo comporterebbe un ingrossamento della prostata. Anche un aumento di concentrazione di testosterone, convertito i diidrotestosterone, è alla base dell’aumento di cellule che portano all’ingrossamento della ghiandola prostatica.
Sono diversi i fattori di rischio che predisporrebbero un soggetto ad andare incontro a problemi alla prostata:
- familiarità,
- stile di vita sbagliato, caratterizzato da consumo eccessivo di alcol e caffeina, sedentarietà e sovrappeso/obesità,
- ipertensione e diabete.
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